L'imprenditore tecnologico di origine russa Pavel Durov ha fondato dei social network di grande successo e una criptovaluta, ha accumulato una fortuna multimiliardaria e si è scontrato con le autorità non solo russe ma di tutto il mondo.
A pochi mesi dal suo 40° compleanno, l'uomo un tempo soprannominato lo "Zuckerberg russo", in onore del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, si trova ora agli arresti in Francia dopo essere stato clamorosamente fermato in un aeroporto di Parigi questo fine settimana.
Quando aveva ancora vent'anni, il nativo di San Pietroburgo è diventato famoso in Russia dopo aver fondato il social network VKontakte (VK), che soddisfaceva le esigenze degli utenti di lingua russa e superava Facebook in tutta l'ex Unione Sovietica.
Dopo controversie con le autorità russe e battaglie per la proprietà, ha venduto VKontakte e ha fondato un nuovo servizio di messaggistica chiamato Telegram, che ha rapidamente guadagnato popolarità ma si è anche rivelato controverso, con i critici che hanno condannato una presunta mancanza di controllo sui contenuti estremi.
Mentre questi drammi imperversavano, Durov rimase una figura mutevole e a tratti misteriosa, rilasciando raramente interviste e limitandosi a dichiarazioni a volte enigmatiche fatte su Telegram.
Durov, dichiarato libertario, si è fatto promotore della riservatezza su Internet e della crittografia nella messaggistica.
Si è rifiutato categoricamente di consentire la moderazione dei messaggi su Telegram, che consente agli utenti di pubblicare video, immagini e commenti su "canali" che possono essere seguiti da chiunque.
Durov, 39 anni, è stato preso di mira in Francia da un mandato di cattura per reati presumibilmente commessi su Telegram, che vanno dalla frode al traffico di droga, dal cyberbullismo alla criminalità organizzata, fino alla promozione del terrorismo e della frode.
Le indagini sono state affidate all'unità informatica della gendarmeria francese e all'ufficio nazionale antifrode. Era ancora sotto custodia della polizia domenica, secondo due fonti vicine al caso.
"Grazie per tutto il pesce"
Nel 2006, appena laureato all'Università di San Pietroburgo, Durov lanciò VKontakte (VK), attirando utenti nonostante il suo fondatore rimanesse una figura oscura.
In una tipica trovata del suo comportamento imprevedibile, nel 2012 Durov lanciò banconote di grosso taglio sui passanti dalla sede centrale di VK, in cima a una libreria storica sulla Prospettiva Nevskij di San Pietroburgo.
Ma dopo aver avuto problemi con il Cremlino per essersi rifiutato di consegnare i dati personali degli utenti ai servizi di sicurezza russi (FSB), nel 2014 ha venduto l'azienda e ha lasciato la Russia.
Durov si è dimesso da VK con il suo tipico sfarzo, postando una foto di delfini e lo slogan "Addio e grazie per tutto il pesce", un titolo della famosa serie di fantascienza "Guida galattica per autostoppisti".
Ha sviluppato il servizio di messaggistica Telegram insieme al fratello Nikolai viaggiando da un paese all'altro e ha lanciato il servizio nel 2013.
Si è stabilito a Dubai e ha ottenuto la cittadinanza dell'arcipelago caraibico di Saint Kitts e Nevis, poi, nell'agosto 2021, ha ottenuto la nazionalità francese a seguito di una procedura discreta sulla quale Parigi rimane molto discreta.
Nel frattempo, Telegram riscuoteva un successo stratosferico, presentandosi come paladino delle libertà individuali, rifiutando la "censura" e proteggendo la riservatezza dei suoi utenti.
Ciò ha irritato le autorità, soprattutto nel suo paese d'origine e nel 2018 un tribunale di Mosca ha ordinato il blocco dell'applicazione. Ma l'imposizione della misura è stata caotica e tre giorni dopo, i manifestanti hanno ironicamente bombardato la sede centrale dell'FSB con aeroplanini di carta, il simbolo di Telegram.
Da allora, la Russia ha abbandonato i suoi sforzi per bloccare Telegram e il servizio di messaggistica è utilizzato sia dal governo russo sia dall'opposizione, con alcuni canali che vantano diverse centinaia di migliaia di abbonati.
Telegram gioca un ruolo chiave anche nella guerra della Russia contro l'Ucraina, come documentato dai blogger di entrambe le parti che pubblicano le loro analisi e i video dei combattimenti.
I canali pro-Mosca gestiti dai cosiddetti "Z-blogger" che sostengono la guerra si sono dimostrati estremamente influenti e talvolta sono critici nei confronti della strategia militare russa.
"Adoro la privacy"
Durov evita le interviste ai media tradizionali, ma ad aprile ha incontrato il giornalista ultraconservatore statunitense Tucker Carlson per un'ampia discussione.
Le persone "amano l'indipendenza. Amano anche la privacy, la libertà, [ci sono] molte ragioni per cui qualcuno passerebbe a Telegram", ha detto Durov a Carlson.
Non è timido neanche nel postare messaggi sul suo canale Telegram, sostenendo di condurre una vita solitaria, astenendosi da carne, alcol e persino caffè. Sempre vestito di nero, coltiva una somiglianza con l'attore Keanu Reeves nel film "The Matrix".
A luglio si è vantato di essere il padre biologico di oltre 100 bambini grazie alle donazioni di sperma effettuate in una dozzina di Paesi, descrivendolo come un "dovere civico" in un atteggiamento genitoriale che riecheggia quello di un altro magnate della tecnologia, il capo di X e Tesla, Elon Musk.
Secondo l'ultima stima della rivista Forbes, la fortuna di Durov ammonta a 15,5 miliardi di dollari. Ma il toncoin, la criptovaluta da lui creata, è crollato di oltre il 15% dall'annuncio del suo arresto.
Telegram è da tempo nel mirino delle autorità giudiziarie europee per le accuse di diffondere teorie cospirative, condividere appelli all'omicidio e ospitare piattaforme di vendita di droga. Durov, tuttavia, insiste nel dire che risponde a ogni richiesta di rimozione di contenuti che incitano alla violenza o all'omicidio.
