Il massacro della scuola di Al-Tabaeen fa parte del copione sionista per annientare i palestinesi – con il sostegno degli Stati Uniti

 

Quando sono arrivato sul luogo del massacro, non riuscivo a parlare. C'erano parti di corpi e sangue tutt'intorno a noi, e i cadaveri erano smembrati e ammucchiati uno sopra l'altro. Dimmi, quali parole o frasi potrebbero aiutare un giornalista a descrivere questa scena orribile?” – Il giornalista palestinese Anas al-Sharif

Mentre il mondo si è svegliato sabato mattina presto con la devastante notizia che ancora una volta una scuola, designata come “rifugio sicuro” per i civili palestinesi, era stata bombardata dall’esercito israeliano, la rabbia unita al dolore e alla tristezza hanno iniziato a dominare la copertura mediatica.

La scuola Al-Tab'aeen di Gaza City, dove più di mille palestinesi avevano cercato rifugio dal barbaro assalto di Israele, che ora è entrato nell'undicesimo mese di incessante ferocia, è testimone della disumanità del terrorismo sionista.

L'edificio, che ha anche una moschea, è stato colpito all'alba mentre molte persone erano impegnate nelle preghiere del Fajr (alba). Le stime delle vittime indicano più di cento martiri e molti altri feriti gravi.

Il fatto che la maggior parte delle persone uccise siano donne, bambini e anziani smentisce la menzogna dell'immigrato polacco Mileikowsky, noto con il nome di Netanyahu, i cui teppisti dell'occupazione hanno giustificato il massacro sostenendo che la scuola era una "struttura militare" di Hamas e della Jihad islamica.

A loro merito, sia la BBC che la CNN hanno fatto attenzione a riferire che le IOF non erano riuscite a fornire la prova della loro falsa accusa. La dice lunga sulle piattaforme mediatiche percepite come parziali contro i palestinesi, mettere in discussione e interrogare l'integrità del regime di Netanyahu.

La maggior parte delle piattaforme mediatiche a cui le IOF hanno negato l'accesso a Gaza si sono basate su filmati girati dagli operatori umanitari, che mostrano immagini raccapriccianti di bambini feriti e scene di sanguinosa carneficina.

I giornalisti di Al Jazeera hanno descritto le conseguenze del massacro e hanno fornito resoconti di testimoni che hanno parlato del tragico compito di raccogliere le parti del corpo delle vittime a pezzi. La
relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori Palestinesi Occupati (OPT) Francesca Albanese ha ricordato al mondo che Gaza è il più grande e vergognoso campo di concentramento del XXI secolo.

"Israele sta genocidando i palestinesi un quartiere alla volta, un ospedale alla volta, una scuola alla volta, un campo profughi alla volta, una 'zona sicura' alla volta. Con armi statunitensi ed europee. E tra l'indifferenza di tutte le 'nazioni civili'", ha twittato.

Il capo dell'UE Josep Borell ha detto di essere inorridito dalle immagini di una scuola rifugio a Gaza colpita da un attacco israeliano. "Almeno 10 scuole sono state prese di mira nelle ultime settimane. Non c'è giustificazione per questi massacri".

In effetti, non può esserci alcuna giustificazione per la ferocia incivile e raccapricciante inflitta all'innocente popolazione di Gaza.

Se Gaza è una tragedia, è anche la tragedia dell'America. La guerra di annientamento condotta dal regime coloniale dell'apartheid è possibile solo con il supporto militare, politico e finanziario degli Stati Uniti.

Quindi, nonostante la falsa propaganda proveniente dai corridoi del potere della Casa Bianca, nessuno può negare la complicità degli Stati Uniti negli omicidi mirati di madri e bambini palestinesi in accampamenti di tende, scuole, moschee e ospedali.

Per Israele, l'aiuto e il sostegno forniti dagli Stati Uniti sono indispensabili. In altre parole, senza il supporto americano, non solo il progetto sionista si fermerà, ma l'intero edificio costruito su terra palestinese usurpata crollerà come un castello di carte.

Il 7 ottobre ha aperto gli occhi del mondo sul fatto che i palestinesi hanno vissuto sotto l'occupazione militare israeliana e l'apartheid per decenni. E che gli Stati Uniti hanno dato e continuano a dare a Israele decine di miliardi di dollari in finanziamenti militari.

Il distacco dell'America dagli imperativi prescritti dal diritto internazionale è chiaramente evidente nel suo sostegno incondizionato al genocidio israeliano a Gaza.

Molti commentatori hanno quindi concluso che, anziché aderire incrollabilmente al diritto internazionale, gli Stati Uniti continuano a sfidarlo.

L'attuale massacro di Al-Tab'aeen, che ha ridotto le città di Gaza in macerie e fatto morire di fame uomini, donne e bambini, è una strategia sionista in piena sintonia con la politica dell'amministrazione Biden.

"Gli Stati Uniti e gli alleati affermano che un cessate il fuoco è vicino. Ma tutto ciò che i palestinesi vedono è più morte, dislocazioni e disperazione. Il genocidio continua", ha scritto sui social media James Zogby, co-fondatore e presidente dell'Arab American Institute.

"È giunto il momento di porre fine a questa farsa. Israele non vuole la pace o un cessate il fuoco. Perché continuiamo a inviare armi a Israele?"

Sabato mattina, la giornalista della CNN Allegra Goodwin ha dichiarato in un post su X che la rete di informazione statunitense aveva confermato che una "bomba di piccolo diametro GBU-39 di fabbricazione statunitense" era stata utilizzata nel mortale attacco israeliano alla scuola di Al-Tab'aeen.

L'attacco avviene mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è sottoposto da mesi a pressioni pubbliche per interrompere la fornitura di armi a Israele nel contesto della guerra a Gaza, che ha causato la morte di oltre 39.700 palestinesi dall'inizio di ottobre.

In contrasto con l'indignazione per il genocidio in corso in Israele, è spregevole che gli Stati Uniti abbiano annunciato un ulteriore stanziamento di 3,5 miliardi di dollari a Israele da spendere in armi e attrezzature militari di fabbricazione statunitense.

Il massacro della scuola di Al-Tab'aeen può aver scosso il mondo e fatto sì che sempre più persone si rendessero conto delle bugie diffuse dai criminali di guerra guidati da Netanyahu, ma gli abusi militari su larga scala che portano morte e distruzione continuano inarrestabili.