TEHERAN – Il figlio di Ismail Haniyeh ha attirato l'attenzione sul possibile coinvolgimento di WhatsApp nell'assassinio del leader di Hamas in Iran, sottolineando che suo padre stava comunicando con i familiari tramite l'app di messaggistica americana almeno poche ore prima del suo martirio.
"Mio padre usava regolarmente WhatsApp per tenersi in contatto con la nostra famiglia", ha detto Abdul Salam Haniyeh in un'intervista ai media arabi. "In base a questo, non è stato difficile localizzarlo. Alcuni {media] hanno parlato di un'enorme lacuna nella sicurezza [in Iran] o di infiltrazioni"
Il conglomerato tecnologico Meta, proprietario di WhatsApp, è stato criticato per aver facilitato la campagna di propaganda di Israele e la repressione delle voci palestinesi che protestavano contro il genocidio in corso a Gaza da parte del regime negli ultimi dieci mesi. Alcuni resoconti suggeriscono che Meta abbia lavorato in stretta collaborazione con il governo americano per aiutare a identificare gli obiettivi ricercati da Israele.
Il regime israeliano ha assassinato Haniyeh in una residenza di Teheran il 31 luglio, solo poche ore dopo che aveva partecipato alla cerimonia di insediamento del presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Il leader palestinese è stato preso di mira da un missile a corto raggio la cui testata pesava 7 chilogrammi, secondo una dichiarazione del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica.
Alcuni organi di informazione occidentali come il New York Times e il Telegraph hanno affermato di aver parlato con "fonti" non identificate all'interno dell'Iran, che hanno riferito loro che Haniyeh è stato ucciso da una bomba installata nella sua stanza da membri dell'IRGC che lavoravano per il Mossad. Le affermazioni sono state confutate numerose volte e sono viste come un modo per rendere ingiustificabile la potenziale azione militare dell'Iran contro il regime.
Il leader della Rivoluzione Islamica, l'ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ha giurato di vendicare il sangue di Haniyeh. Diversi funzionari iraniani hanno ribadito la promessa nei giorni scorsi, con analisti che suggeriscono che altre forze della Resistenza come Hezbollah del Libano e Ansarullah dello Yemen potrebbero unirsi a Teheran nella sua rappresaglia.