Al centro delle accuse c'è Sde Teiman, una base militare nel sud di Israele dove è stata istituita una struttura per processare i presunti combattenti dopo gli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023.
Due settimane fa, decine di ultranazionalisti israeliani di estrema destra, tra cui alcuni legislatori, hanno preso d'assalto due strutture militari, Sde Teiman e Beit Lid, un tribunale militare, nel sud di Israele. Ma non protestavano contro gli abusi sui detenuti palestinesi trattenuti a Sde Teiman, bensì esprimevano solidarietà a nove riservisti delle Forze di difesa israeliane (IDF) che sono stati trattenuti per essere interrogati dalla polizia militare.
I riservisti sono sospettati di aver violentato e abusato gravemente di un palestinese a Sde Teiman. Le sue ferite erano così gravi che ha dovuto essere ricoverato in ospedale. Questa settimana, il canale israeliano Channel 12 ha pubblicato un video che apparentemente mostra lo stupro di un detenuto nella struttura.
La discussione che ne è seguita sull'assalto alla base militare mostra quanto sia diventata influente l'estrema destra di Israele. Mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto calma, altri politici hanno apertamente sostenuto le azioni dei soldati e chiesto che venisse loro concessa l'immunità.
Il caso ha portato alla luce ancora una volta i maltrattamenti subiti dai palestinesi nei centri di detenzione e nelle prigioni israeliane, denunce che si sono moltiplicate negli ultimi mesi.
Le prime testimonianze di abusi a Sde Teiman sono arrivate nel dicembre 2023, da informatori, principalmente medici israeliani, che lavoravano alla base. Hanno affermato che a molti detenuti non era stato detto dove si trovassero all'inizio.
"I loro occhi sono stati coperti per tutto il tempo. Per 24 ore, settimane e mesi. Sono stati ammanettati dietro la schiena per tutto il tempo", ha detto a DW Naji Abbas, direttore del dipartimento prigionieri e detenuti di Physicians for Human Rights Israel. L'organizzazione ha pubblicato diversi rapporti sulle accuse di maltrattamenti negli ultimi mesi.
"Per settimane, o addirittura mesi, Sde Teiman ha funzionato come un buco nero. Nessuno sapeva nulla di questo posto", ha detto Abbas.
Sde Teiman è il luogo in cui sono stati trattenuti la maggior parte dei detenuti palestinesi senza accusa e senza alcun contatto con il mondo esterno, interrogati senza assistenza legale.
Alcuni sarebbero stati prelevati ai posti di blocco istituiti dall'esercito israeliano quando la gente ha dovuto fuggire dal nord di Gaza a causa dei pesanti bombardamenti. L'offensiva in corso di Israele a Gaza ha ucciso almeno 39.600 palestinesi, secondo il Ministero della Salute di Hamas a Gaza.