Il potere e la determinazione dell’Iran devono essere insegnati al regime sionista, ha affermato il leader della rivoluzione islamica, l’ayatollah Seyed Ali Khamenei, dopo il recente atto di aggressione israeliano contro l’Iran.
L'ayatollah Khamenei ha rilasciato queste dichiarazioni durante un incontro con le famiglie dei martiri della sicurezza, tenutosi a Teheran domenica 27 ottobre.
Durante l'incontro, l'Ayatollah Khamenei ha sottolineato l'importanza della sicurezza come pilastro fondamentale in tutti gli aspetti della società e della vita quotidiana. Ha sottolineato: "Solo un Iran forte può assicurare e garantire la sicurezza e il progresso del paese e del suo popolo. Pertanto, l'Iran deve diventare più forte ogni giorno in tutte le dimensioni economiche, scientifiche, politiche, di difesa e gestionali".
Il Leader ha anche fatto riferimento alle malefatte perpetrate dal regime sionista contro l'Iran nelle prime ore di sabato. Ha osservato che, mentre il regime usurpatore cerca di amplificare queste azioni per la sua agenda specifica, sarebbe ugualmente sbagliato minimizzare l'incidente e liquidarlo come insignificante o poco importante, ha riferito khamenei.ir.
Il Leader ha sottolineato la necessità di interrompere i calcoli errati del regime sionista riguardo all'Iran. Ha affermato: "Stanno facendo un errore di calcolo rispetto all'Iran. Non conoscono l'Iran. Non conoscono la gioventù iraniana. Non conoscono il popolo iraniano. Non sono ancora stati in grado di comprendere correttamente il potere, la capacità, l'ingegno e la determinazione del popolo iraniano. Dobbiamo fargli capire queste cose".
"Certo, i nostri funzionari dovrebbero essere quelli che valutano e comprendono con precisione cosa deve essere fatto e fanno tutto ciò che è nel migliore interesse di questo paese e nazione. Loro (il nemico) devono essere portati a capire chi è il popolo iraniano e come sono i giovani iraniani", ha aggiunto.
Il Leader ha sottolineato che la mentalità, la motivazione, la prontezza e il coraggio del popolo iraniano devono essere mantenuti, poiché queste qualità sono essenziali per promuovere la sicurezza.
Nello spiegare l'elemento principale ed essenziale per garantire e mantenere la sicurezza, ha osservato che alcuni individui, attraverso un'analisi e una percezione fuorvianti, immaginano che astenersi dal produrre strumenti che potrebbero provocare le Potenze Arroganti, come i missili, possa portare sicurezza all'Iran. Tuttavia, questa falsa convinzione e percezione sta in realtà dicendo alla nostra nazione e ai funzionari di mantenere il paese debole per mantenere la sicurezza.
L'ayatollah Khamenei considerava la tragedia dell'occupazione dell'Iran durante la prima e la seconda guerra mondiale, nonostante la neutralità ufficialmente proclamata dalla nazione, come un risultato delle politiche sbagliate attuate da leader incompetenti o traditori e sottomessi. Affermava inoltre che trascurando le vere fonti del potere, questi governanti avevano relegato la nazione iraniana a uno stato di umiliazione e debolezza, in cui non erano in grado di garantire la propria sicurezza.
In un'altra parte del suo discorso, il Leader ha condannato le spaventose atrocità commesse dal regime sionista a Gaza, evidenziando il martirio di diecimila bambini e oltre diecimila donne come emblematico dei più orribili crimini di guerra. Ha fortemente criticato le significative carenze dei governi e delle organizzazioni internazionali, tra cui le Nazioni Unite, nell'affrontare le azioni del regime sionista sia a Gaza che in Libano.
"La guerra opera all'interno di un quadro di regole, leggi e limitazioni. Queste limitazioni non possono essere semplicemente ignorate durante una guerra. Tuttavia, la banda criminale che governa le terre occupate ha calpestato tutti i confini e le regole", ha osservato.
Il Leader ha sottolineato l'imperativo per i governi, in particolare quelli islamici, di opporsi al regime criminale sionista e di stabilire una coalizione globale contro questa entità tirannica. Ha inoltre affermato che opporsi al regime sionista si estende oltre la semplice cessazione del sostegno economico, poiché "la fornitura di assistenza a questa autorità usurpatrice costituisce uno dei peccati più gravi e abominevoli". L'ayatollah Khamenei ha affermato che "opporsi al regime usurpatore richiede la creazione di una coalizione politica, economica e, se necessario, militare globale per affrontare questo regime malvagio, che perpetra i crimini di guerra più orribili".
In un'altra parte del suo discorso, il Leader ha sottolineato l'importanza della sicurezza psicologica per il popolo iraniano. Ha evidenziato l'uso di strumenti di guerra soft insieme alla guerra hard da parte dei malintenzionati di nazioni e paesi, affermando: "Creare un ambiente psicologico non sicuro nella società è un aspetto di questa guerra soft e tutti hanno visto come utilizzano i social media per promuovere i propri obiettivi".
Alla conclusione di questa sezione del suo discorso, l'Ayatollah Khamenei si è rivolto alle famiglie dei Martiri della Sicurezza. "Siate orgogliosi e siate orgogliosi dei vostri martiri, perché se non fosse stato per loro e per gli altri protettori della nostra sicurezza, sarebbero sorti numerosi problemi per il nostro Paese e la nostra nazione", ha affermato.
