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| L'attacco israeliano contro l'Iran suscita la condanna globale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ma il sostegno occidentale rimane |
Il mondo ha condannato i recenti attacchi israeliani contro l'Iran durante una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tenutasi lunedì, mentre gli alleati occidentali del regime si sono rifiutati di affrontare il suo incontrollato bellicismo e la sua violenza, che hanno portato la regione sull'orlo della guerra più volte nell'ultimo anno.
L'incontro è stato richiesto dall'Iran con il supporto di Algeria, Cina e Russia, secondo la missione svizzera delle Nazioni Unite. In una lettera al consiglio di 15 membri di sabato, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha affermato che le azioni di Israele costituiscono una "grave minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale e destabilizzano ulteriormente una regione già fragile".
Gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato missili balistici a lungo raggio contro le installazioni militari iraniane nelle prime ore di sabato. Gli attacchi hanno causato danni minimi ma hanno causato la morte di 4 militari e un civile. I sistemi di difesa iraniani sono riusciti a impedire agli aerei del regime di entrare nello spazio aereo del paese. Israele ha sparato all'Iran dall'Iraq.
Dall'ottobre 2023, l'Asia occidentale è stata sconvolta da incessanti ondate di violenza israeliana che hanno finora decimato Gaza, sfollato un quinto della popolazione del Libano e ucciso oltre 46.000 civili nella regione. Il regime ha iniziato la sua aggressione contro l'Iran attaccando la sua ambasciata a Damasco ad aprile e assassinando il leader di Hamas Ismail Haniyeh sul suolo iraniano a luglio. Un comandante di alto rango del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (IRGC) è stato anche martirizzato in un attacco aereo israeliano a Beirut meridionale a settembre. Lo stesso attacco è costato la vita al segretario generale di Hezbollah Sayyad Hassan Nasrallah.
Diversi funzionari iraniani hanno affermato che il paese non ignorerà la violazione del territorio iraniano da parte del regime. In risposta alle precedenti aggressioni del regime, l'IRGC ha condotto due operazioni che hanno preso di mira direttamente le basi militari del regime nei territori occupati. Dato che il territorio iraniano è stato attaccato per la prima volta dalla conclusione della guerra Iran-Iraq negli anni '80, si prevede che il terzo impegno del paese con Israele sarà più significativo dei due precedenti.
Dopo la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di lunedì, il ministro degli esteri iraniano ha chiesto al consiglio di sanzionare Israele.
"L'ONU dovrebbe abbandonare le semplici parole"
L'ambasciatore iraniano all'ONU, Amir Saeid Iravani, ha descritto la riunione di emergenza di lunedì come "tempestiva e necessaria" di fronte alla "grave e palese violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite" da parte di Israele.
Ha anche affermato che questa aggressione non è un incidente isolato, ma fa parte di un più ampio schema di impunità che è stato reso possibile dal “sostegno incondizionato” degli Stati Uniti, che ha “incoraggiato Israele a persistere in questi crimini”.
Ha anche esortato il Consiglio di sicurezza a prendere misure decisive per ripristinare la pace e l'autorità nella regione. "La responsabilità richiede più di parole e raccomandazioni", ha affermato.
"L'attacco all'Iran non è un incidente isolato"
Durante l'incontro, l'ambasciatore russo Vassily Nebenzia ha messo in guardia da una "spirale incontrollata" di violenza nell'Asia occidentale, condannando gli attacchi di Israele contro l'Iran.
"La regione è già destabilizzata a causa dell'escalation di violenza che circonda la Striscia di Gaza da oltre un anno", ha affermato.
Questo "non è stato il primo attacco aereo di Israele", ha sottolineato, esortando i membri del Consiglio a "fare del loro meglio per garantire che la regione non precipiti in una guerra".
"Non c'è alternativa a un cessate il fuoco", ha affermato, invitando gli Stati Uniti a "essere responsabili e utilizzare tutti gli strumenti disponibili per implementare la risoluzione esistente sull'accordo regionale".
"Nessuna partecipazione degli Stati Uniti all'attacco di Israele contro l'Iran"
Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice e rappresentante permanente degli Stati Uniti presso l'ONU, ha descritto la violazione dell'integrità territoriale dell'Iran da parte di Israele questo sabato come una "risposta militare proporzionale e diretta per autodifesa", aggiungendo che "non ci sono state segnalazioni di danni a civili". Questo mentre almeno un civile iraniano è stato ucciso durante gli attacchi aerei israeliani.
"In particolare, Israele ha condotto attacchi aerei di precisione contro molteplici obiettivi militari in tutto l'Iran e al di fuori delle aree popolate", ha affermato.
Ha aggiunto che gli Stati Uniti non hanno partecipato all'ultima aggressione di Israele, ma hanno piuttosto incoraggiato il regime israeliano a modellare l'operazione come ha fatto.
"Israele deve porre fine all'occupazione di tutte le terre arabe"
Durante la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l'ambasciatore siriano Bassam Qusay Al Dahhak ha affermato che l'aggressione israeliana contro l'Iran è "una flagrante violazione del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Iran".
Le azioni di Israele sono diffuse, libere da qualsiasi restrizione e controllo, mentre continuano a minacciare la pace e la sicurezza regionali e internazionali, ha affermato.
Rinnovando il suo appello al Consiglio di sicurezza affinché agisca immediatamente per rispondere e porre fine agli atti di aggressione dell'occupante, ha sottolineato la necessità di ritenere responsabili i criminali di guerra e di attuare tutte le relative risoluzioni del Consiglio per garantire la fine dell'occupazione.
"Frenare la violenza di Israele è un dovere dell'ONU"
L'inviato algerino all'ONU, Amar Bendjama, ha ribadito il suo avvertimento sul "rischio che l'aggressione israeliana contro Gaza si estenda all'Asia occidentale" e ha affermato: "Purtroppo, questo rischio è diventato realtà".
"Siamo di fronte a un conflitto regionale con gravi e prevedibili conseguenze globali", ha affermato, criticando alcuni membri del Consiglio di sicurezza che sono "riluttanti" a descrivere la situazione come "una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale".
"Gli attacchi israeliani sono una negabile violazione della pace internazionale e questo Consiglio deve agire per ripristinare la pace e la sicurezza internazionale", ha affermato.
Ha anche invitato i membri del consiglio a "imporre un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza e in Libano".
"Israele ha violato la sovranità e l'integrità territoriale dell'Iran"
L'ambasciatore cinese all'ONU Fu Cong ha affermato che Pechino condanna gli atti che violano la sovranità e l'integrità territoriale dell'Iran e si oppone agli atti di distruzione che minacciano la pace e la sicurezza regionali. "Al momento, le relazioni tra Iran e Israele e la situazione della regione sono al limite. Siamo seriamente preoccupati per l'escalation causata dalle azioni di Israele e sollecitiamo Israele a cessare efficacemente tutti gli atti provocatori".
L'inviato cinese ha affermato che, allo stesso tempo, il suo Paese invita tutte le parti a mantenere calma e moderazione, a rispettare congiuntamente la Carta delle Nazioni Unite e i principi del diritto internazionale e a tornare sulla giusta strada della risoluzione delle controversie attraverso mezzi politici e diplomatici.