Martedì, il governo francese ha difeso la sua decisione di vietare alle aziende israeliane coinvolte nella fornitura di armi per i conflitti in corso in Medio Oriente di esporre in una prossima fiera commerciale nei pressi di Parigi.
La mostra sulla difesa navale, Euronaval, in programma dal 4 al 7 novembre, ha dichiarato sul suo sito web che le aziende israeliane possono partecipare, ma solo se i loro prodotti non vengono utilizzati in operazioni militari a Gaza e in Libano. Gli organizzatori hanno affermato che queste restrizioni si basano su decisioni prese dal governo francese all'inizio di questo mese.
Parlando al parlamento martedì, il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha chiarito che questa politica non equivale a un boicottaggio delle aziende israeliane. Tuttavia, ha spiegato che sarebbe incoerente per la Francia promuovere le armi utilizzate in questi conflitti mentre allo stesso tempo sostiene un cessate il fuoco immediato a Gaza e in Libano.
Barrot ha aggiunto che il governo francese ha comunicato questa posizione alle autorità israeliane, sottolineando che le aziende israeliane potranno comunque partecipare alla fiera se i loro prodotti non saranno utilizzati nelle azioni offensive in quelle regioni.
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, in un post sulla piattaforma di social media X domenica, ha invitato il presidente francese Emmanuel Macron a revocare le restrizioni, descrivendole come "inaccettabili" e "antidemocratiche". Katz ha esortato la Francia e il mondo occidentale a sostenere Israele piuttosto che opporsi.
Nonostante ciò, Barrot ha ribadito il sostegno della Francia al diritto di Israele all'autodifesa. Ha sottolineato la continua esportazione da parte della Francia di componenti utilizzati nel sistema di difesa aerea israeliano "Iron Dome". Tuttavia, ha sottolineato che sarebbe incoerente promuovere le armi utilizzate a Gaza e in Libano, che hanno causato significative vittime civili, mentre la Francia chiede un cessate il fuoco immediato.