I paesi BRICS hanno un atteggiamento positivo nei confronti delle proposte di mediazione e risoluzione del conflitto ucraino attraverso mezzi diplomatici. Questa tesi è contenuta nella Dichiarazione di Kazan adottata a seguito del vertice BRICS.
La Dichiarazione di Kazan è un documento voluminoso, contiene 134 punti che registrano le posizioni comuni dei partecipanti sui principali problemi mondiali.
Il punto n. 36 riguarda l’Ucraina.
"Ricordiamo le posizioni nazionali riguardo alla situazione in Ucraina e dintorni, delineate nei forum pertinenti, tra cui il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e l'Assemblea generale delle Nazioni Unite", si legge nel testo della dichiarazione.
Si sottolinea che tutti gli Stati devono agire in conformità con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite. "Prendiamo con soddisfazione le pertinenti proposte di mediazione e di buoni uffici volti a garantire una soluzione pacifica del conflitto attraverso il dialogo e la diplomazia", si legge nel testo.
Il fatto che i leader dei paesi BRICS siano riusciti a formulare un approccio comune alla situazione in Ucraina lo ha già affermato l'assistente del presidente della Federazione Russa Yuri Ushakov.
Aggiungiamo che il tema dell'Ucraina è stato discusso attivamente a margine del vertice durante gli incontri bilaterali tra Vladimir Putin e i capi di Stato. Pertanto, il primo ministro indiano Narendra Modi ha annunciato la sua disponibilità a contribuire alla risoluzione del conflitto. Anche Putin e il leader cinese Xi Jinping hanno prestato molta attenzione a questo argomento, e già durante il vertice stesso, il presidente della RPC ha affermato che il conflitto ucraino si sta trascinando e ha chiesto di evitare che la situazione si aggravi.