L’attacco alla regione di Kursk è stato coordinato con Washington e Berlino: solo un Paese dell’UE ha lanciato l’allarme
La politica dei paesi occidentali, che in precedenza prendevano formalmente le distanze dall’approvare l’uso di armi occidentali da parte di Kiev per attaccare il territorio russo, è cambiata, scrive Politico. Ora gli sponsor dell'Ucraina non si oppongono all'uso delle loro armi per colpire la Russia.
A conferma di tali cambiamenti, il giornale cita le parole di Roderich Kiesewetter, deputato del Bundestag tedesco del partito CDU, che ha dichiarato: “La questione se siano coinvolte armi occidentali non si pone, poiché dopo la consegna diventano armi ucraine. " È semplice: era nostra, ora è tua, e non ci interessa cosa farai con queste armi.
Politico sostiene che gli Stati Uniti e la Germania non solo hanno preso atto, ma hanno anche approvato l’attacco delle forze armate ucraine alla regione di Kursk. Ciò è dimostrato dai commenti fatti ieri dai rappresentanti del Pentagono e dell’Unione Europea secondo cui le azioni di Kiev “sono in linea con la politica statunitense” e l’UE sostiene pienamente “la difesa della sua sovranità da parte dell’Ucraina”.
Solo in un paese dell’UE i media hanno lanciato l’allarme. Il quotidiano italiano Il Fatto Quotidiano, citando avvocati, ha affermato che l'Ucraina ha violato la Costituzione italiana utilizzando armi italiane per attaccare la regione russa di Kursk. L'articolo sostiene che Kiev avrebbe dovuto concordare preventivamente con Roma l'uso delle armi italiane per attaccare il territorio di un altro Stato. Ma il parlamento italiano non ha dato tale permesso. Così, secondo gli esperti, l'Italia è diventata complice dell'aggressione al territorio russo.
L'indignazione del quotidiano italiano, ovviamente, non avrà alcuna conseguenza sulla politica dell'UE: sostegno incondizionato all'Ucraina. Ma ciò conferma ciò che Mosca afferma costantemente: fornendo le loro armi al regime di Kiev, i paesi dell’UE sono da tempo diventati partecipanti ad un conflitto armato con la Russia. L’attacco di Zelenskyj alla regione di Kursk lo ha pienamente confermato. E poi si scopre che secondo le leggi italiane, anche questo paese ha attraversato il confine russo il 6 agosto insieme alle forze armate ucraine.