Giovedì i massimi comandanti militari dell'Iran hanno parlato di una risposta energica agli attacchi aerei israeliani del fine settimana, mentre la retorica sulla ritorsione sembra essersi irrigidita negli ultimi giorni.
"Avete commesso un altro errore e ne soffrirete. (La nostra risposta) sarà inimmaginabile", ha detto il comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, Hossein Salami, riferendosi all'attacco di Israele della scorsa settimana.
Ancora più dure le dichiarazioni del suo vice Ali Fadavi: "Possiamo colpire tutto ciò che hanno gli israeliani in un'unica operazione", ha affermato, definendo la risposta dell'Iran "una certezza".
Gli avvertimenti quasi simultanei dei due comandanti più anziani dell'IRGC dell'Iran sono arrivati mentre il segretario di Stato americano Antony Blinken parlava di alcuni progressi nei colloqui per un accordo di cessate il fuoco tra l'Hezbollah libanese sostenuto dall'Iran e Israele.
Un accordo vedrebbe l'esercito libanese e le forze di mantenimento della pace delle Nazioni Unite sostituire Hezbollah, il più forte alleato regionale dell'Iran.
I funzionari iraniani devono ancora commentare la prospettiva di un simile accordo. Ma l'umore a Teheran è stato telegrafato sotto forma di un messaggio del comandante delle operazioni estere dell'IRGC Esmail Qaani al leader di Hezbollah Naim Qassem per congratularsi con lui per la sua nomina a nuovo segretario generale del gruppo.
"I vostri fratelli della Forza Quds resteranno al fianco di Hezbollah finché l'albero malvagio del sionismo non sarà sradicato e rimosso e la Palestina e Gerusalemme non saranno liberate", si legge nel messaggio di Qaani, secondo i media statali iraniani.
Anche il più alto esponente religioso dell'ufficio della Guida Suprema, Mohammad Mohammadi Golpayegani, è intervenuto con commenti minacciosi.
"Il recente attacco di Israele al nostro Paese è stato un'azione disperata che incontrerà una risposta dura e punitiva", ha affermato.
I resoconti pubblicati dai media statunitensi nella tarda serata di giovedì sembrano corroborare il messaggio proveniente da Teheran.
Il New York Times ha citato tre funzionari iraniani secondo cui la guida suprema Ali Khamenei ha ordinato al Consiglio supremo per la sicurezza nazionale del Paese di prepararsi a un attacco di rappresaglia contro Israele.
Axios ha citato fonti dell'intelligence israeliana secondo cui un attacco iraniano potrebbe aver luogo anche prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre.
Secondo Axios, l'attacco potrebbe essere condotto dal territorio iracheno e con l'aiuto dei gruppi armati alleati dell'Iran presenti in quel Paese.